Mantenersi in linea e seguire nel contempo anche un’alimentazione piuttosto equilibrata spesso richiede una certa consapevolezza di sé utile a gestire i momenti di fame in modo tale da non trangugiare tutto quello che è possibile, anche le cose meno salutari. Non si tratta solo di accorgersi del problema, ma anche del definirlo.
A questo punto, una cosa su cui vorrei concentrarmi ha a che vedere con la gestione dei trigliceridi, un aspetto che spesso tendiamo a trascurare, ma che in realtà dovrebbe metterci molto in allarme qualora ci accorgessimo che i valori si presentano piuttosto elevati. Ma non è ovviamente solo questo il dilemma.
Purtroppo il valore di questo dato tende a salire se la nostra alimentazione non è del tutto regolare e questo potrebbe diventare un vero e proprio caso da gestire con una certa rapidità pure, anche alla luce del fatto che purtroppo non sempre risulta facile capire come determinare il cambiamento del nostro stato di salute, senza eliminare nulla.
Cosa sono i trigliceridi?
Lo avevo già accennato e ci ritorno qui più nello specifico per metterti anche di fronte a questo problema, che comunque è molto comune e deve allarmarti se il valore continua a rimanere costantemente troppo alto. In ogni caso ci sono numerose soluzioni per riuscire a ripristinare questo valore entro i limiti.
I trigliceridi non sono altro che dei grassi sempre presenti nel nostro sangue, una presenza che mi sento di dire sia davvero importante, perché sono quelli che riescono a fornire l’energia al corpo. Tuttavia, hanno delle pecche: quando, infatti, i valori salgono troppo, finiscono per mettere in serio pericolo l’organismo, determinando l’insorgere di malattie cardio-vascolari.
E la motivazione di tutto questo è spesso legato a un’alimentazione che è sicuramente condotta in modo scorretto, ma che soprattutto viene definita attraverso l’uso e il consumo di cibi troppo ricchi di carboidrati raffinati e di zuccheri, un vero pericolo potremmo dire. Scegliere i giusti abbinamenti e metodi di cottura potrebbe salvarci.
Quale cibo incide di più?
Diciamo che il problema principale potrebbe essere ricollegato a un consumo troppo elevato di pasta. Alla fine dei conti, noi italiani siamo dei consumatori seriali di pasta e pane, e pensare di eliminarli è una cosa alquanto improbabile. Per questo motivo, può diventare molto importante capire cosa faccia male nello specifico di questi due alimenti.
Intanto, cominciamo con il dire che il problema è la farina raffinata con cui è prodotta la pasta a fare la maggior parte del danno. Quando si fa la farina nelle aziende si tende ad eliminare tutto quello che troppo resta nel grano e raffinando a dovere il seme, esce fuori una farina che ovviamente non è poi così tanto sana come si crede.
Ma non è tutto qui: perché se ci pensiamo bene, la pasta prodotta con farina raffinata è un problema, ma se bilanciamo tutto con un condimento che è anche peggio, insomma non è che miglioriamo la nostra condizione. Anzi, nella stragrande maggioranza dei casi, se gestiamo male i contenuti le cose possono addirittura peggiorare.
I 3 trucchi per mangiare pasta
E’ chiaro che nessun medico ti porrà come divieto assoluto quello di non mangiare mai più pasta in vita tua. Anzi, cercano sempre di bilanciare le diete in modo tale che non si resti mai totalmente a secco e monitorano anche e soprattutto le quantità che diventano indispensabili nel controllo dei trigliceridi.
Ma se vuoi essere ancora più sicuro di non sbagliare, ti do io 3 consigli utili, per mangiare la pasta sempre e comunque, ovviamente, cercando di moderarti in termini di quantità e di qualità. Proprio per il discorso qualità, mi viene subito da dirti di optare per la pasta integrale, che contiene molte più fibre, utilissime a rallentare l’assorbimento degli zuccheri, evitando quindi anche i picchi glicemici.
Mangiare sano potrebbe essere un altro consiglio utile. Infatti, se ci pensi bene, la pasta integrale a un primo sguardo non è nemmeno poi così invitante, ma pensandoci meglio, puoi ottenere grandi risultati, mangiando quello che ti è utile, giornalmente abbinando gli ingredienti giusti: verdure, proteine magre e grassi buoni. E un trucco che non devi mai dimenticare, perché è davvero il tuo lascia passare, è il raffreddamento della pasta dopo la cottura, un processo che aiuta a trasformare parte dell’amido in amido resistente, una fibra utilissima per ridurre l’impatto glicemico della pasta, migliorare la digestione ed evitare i picchi di zuccheri.
Non lasciare mai la pasta
E’ inutile che ci giriamo intorno: la pasta piace e toglierla a una comune persona che l’ha sempre mangiata significa privarla di un piacere che nella vita è tutto, il cibo. Quindi, proprio per questo motivo, dobbiamo sempre contestualizzare il nostro stile alimentare, in modo tale che non si abbiano mai conseguenze negative.
Bilancia la pasta, opta per la varietà integrale che risulta più sana e soprattutto fai in modo che tutto quello che mangi con o attorno alla pasta sia sempre salute, affinché i trigliceridi restino nella norma e tutto continui a funzionare perfettamente in ordine e senza grossi problemi quotidiani. Alla fine la salute è importante quanto il tuo appetito!