Avere il colesterolo alto, specie se si tratta di quello cattivo, è un problema che ogni giorno investe e cambia la vita di moltissime persone. E questo purtroppo alla lunga tende a diventare una grande difficoltà perché non permette di gestire bene l’alimentazione che di solito è il motivo scatenante di queste problematiche.
Del resto, oggi abbiamo la tendenza a mangiare in modo particolarmente scorretto, non tenendo conto delle quantità e della qualità del cibo, non dando spazio nemmeno a quelle che sono le nostre esigenze reali e soprattutto non avendo rispetto di ciò che ogni cibo contiene e che potrebbe alla lunga presentare come carico nutrizionale.
Ecco perché potrebbe capitare che, in presenza di colesterolo alto, rivolgendoti a un medico questo possa poi individuare una dieta precisa per te, presentandoti come soluzione quella di mangiare semi, quei classici semi alimentari che spesso non sappiamo come inserire dentro l’alimentazione ma verso i quali nutriamo grande curiosità. Ecco quali sono e come mai sono così importanti in caso di colesterolo alto.
Colesterolo: fai attenzione ai rischi
Prima di farti una panoramica sui semi che devi mangiare e su come devi tra le altre cose includerli nella tua dieta di tutti i giorni, è bene che tu sappia una cosa ben precisa e chiara: non devi mai sottovalutare il problema connesso al colesterolo, perché rischi di andare solo a danneggiare il tuo organismo.
Purtroppo livelli di colesterolo cattivo troppo alti determinano il più delle volte una forte incertezza in merito alla salute, perché vanno a determinare intanto un notevole impatto in quanto a problemi cardiaci. Questo è chiaramente un problema che si palesa con il tempo, non subentra tutto in una volta, ed è causato dal fatto che purtroppo il colesterolo tende a far depositare lungo i vasi sanguigni depositi di elementi nocivi.
La conseguenza più grave si verifica quando i vasi sanguigni si otturano definitivamente provocando anche ictus e malattie di varia entità. E’ chiaro, e ci tengo a ribadirlo: non significa che avere il colesterolo alto porti alla morte, ma è anche vero che non si aiuta l’organismo a risolvere, la situazione rischia di sfuggirti di mano.
Perché proprio i semi contro il colesterolo?
Mangiare semi potrebbe sicuramente sembrarti una cosa alquanto bizzarra, ma in merito alla salute generale del tuo corpo potrebbe invece significare salvarti da eventuali problematiche che sono inerenti al corretto smaltimento di quello che può farti stare male e peggiorare il tuo stato di salute, che spesso parte già precario.
Se il nutrizionista parte con l’intenzione di farti inserire nella dieta i semi, è perché questi piccoli alimenti, sono davvero una fonte inesauribile di elementi preziosi, tutti a vantaggio del tuo organismo. Intanto, perché contengono fibre solubili potenti al punto giusto per determinare la riduzione del colesterolo nell’intestino e riuscire a smaltirlo in breve tempo.
Inoltre contingono filosteroli vegetali che permettono l’assorbimento in modo assolutamente corretto del colesterolo cattivo, ma soprattutto aiutano a ridurre in modo incredibile anche la possibilità di finire assoggettati dalle classiche malattie cardiovascolari, che sono la conseguenza proprio di un’alimentazione scorretta e ricca di grassi che producono l’innalzamento del colesterolo cattivo.
Ecco i semi migliori e perché sono fondamentali
Di seguito troverai a tua disposizione alcune tipologie di semi che si presentano assolutamente indispensabili tanto che vengono considerati davvero alla base dell’alimentazione, mostrando un lato benefico che magari nemmeno conoscevi. Comincio con i semi di lino, che magari conosci per via della proprietà nutritiva che gli consona e che si usa per la produzione di olio per i capelli. Ma in realtà, anche a livello alimentare sono un toccasana, considerando che riducono grazie agli acidi grassi Omega-3 oltre il 15% del colesterolo cattivo.
Importante è anche il supporto dato ai semi di chia, piccoli ma potentissimi, perfetti per tenere sotto controllo il colesterolo e migliorare anche la digestione. Vanno bene da unire al latte o nello yogurt, ma anche dentro un’insalata sono una soluzione gradevolissima. I semi di girasole, poi, sono quel quid in più che manca nella nostra alimentazione, poiché hanno un profondo effetto anti infiammatorio, grazie anche alla vitamina E di cui ne sono pieni zeppi.
Come dimenticare poi i semi di canapa, che sono una fonte incredibile di proteine bvegetali e quindi benefiche comunque e sempre e anche di Omega 3, a cui aggiungere senza alcun dubbio alcuno i semi di zucca, ricchi di magnesio e acidi grassi sani, che aiutano a ridurre la pressione arteriosa e a controllare, come con tutti i semi fin qui menzionati, il colesterolo sotto controllo.
Come renderli benefici?
Per ottenere quindi tutti i benefici connessi al consumo dei semi elencati è importante sapere che bisogna assolutamente ricordare le dosi da seguire e che sono indicate come benefiche dalle linee guida alimentari più conosciute: non va infatti superata la dose giornaliera di 2 cucchiai, quindi circa 15-30 grammi, alternandoli magari tra un giorno e l’altro, in modo tale da integrare tutte le proprietà potenziali e avere una importante riduzione del colesterolo.
Un consiglio utile resta quello di evitare di mangiarli interi, soprattutto i semi come quelli di lino e di chia, che vanno rigorosamente macinati perché questa è la soluzione migliore per assorbirne tutte le proprietà in modo tale che se ne tragga grande beneficio a livello generale, ma soprattutto in merito ai livelli alti di colesterolo.