Cosa succede se si consumano latticini ogni giorno? Sono tante le persone che, oggi come oggi, si pongono questa domanda. I motivi sono diversi. Tra i principali rientra le scelta, sempre più diffusa, di eliminare la carne dalla dieta. Questa decisione porta spesso, per forza di cose, ad aumentare l’apporto di prodotti lattiero-caseari.
Se stai leggendo queste righe, significa che ti interessa scoprire nello specifico cosa succede se li si consuma ogni giorno. Premessa: se si guarda alle regole della dieta mediterranea, ossia il regime alimentare considerato il top al mondo, il consumo di latticini è previsto con cadenza settimanale. Secondo aspetto da considerare: ogni persona è diversa ed è bene, nel momento in cui si va a toccare il delicatissimo tema della salute a tavola, farsi consigliare un piano specifico dal proprio nutrizionista di fiducia.
Ecco perché può avere senso interrogarsi su quello che accade al corpo, all’intestino in particolare, nel momento in cui si sceglie di includere ogni giorno i latticini nella propria dieta. In questa guida, abbiamo cercato di rispondere a questo interrogativo nella maniera più esaustiva, chiara e scientifica possibile. Per qualsiasi dubbio, rimandiamo come sempre a curante e nutrizionista di fiducia.
Latte e latticini: il potenziale impatto negativo sulla digestione
Tra i motivi per cui mangiare latticini ogni giorno può non essere il massimo per l’intestino, rientra il fatto che la quota proteica di questi alimenti è composta soprattutto da caseina. Appartenente alla famiglia delle fosfoproteine, è presente soprattutto in fonti come il latte fresco. La principale criticità riguardante le caseine è legata al loro comportamento una volta arrivate nello stomaco.
Qui formano quello che, a ragione, può essere definito come un coagulo caratterizzato da un alto livello di compattezza. Il risultato? Per i meccanismi che sovrintendono a quel miracolo che è la digestione umana, diventa oggettivamente complesso riuscire a scomporlo. Proseguendo con i motivi per cui può non essere un’ottima scelta mangiare latticini tutti i giorni rammentiamo che alcune persone non sono dotate del cosiddetto enzima lattasi.
Di cosa si tratta? Dell’enzima che, una volta ingerito il lattosio, il disaccaride che costituisce circa il 5% della composizione del latte dei mammiferi, provoca la sua scissione in glucosio e in galattosio e, di riflesso, un’ottimizzazione della digeribilità. Numeri alla mano, l’assenza di enzima lattasi, che comporta intolleranza al lattosio, è una condizione che interessa circa il 50% della popolazione italiana adulta.
Come facilitare la digestione di latte e latticini
La buona notizia? Si possono adottare diversi espedienti per rendere più semplice la digestione di latte e latticini. Un consiglio molto semplice prevede il fatto di consumare il primo assieme con i cereali. Si tratta di una scelta che permette di ammorbidire il sopra citato coagulo, rendendo la sua composizione da parte degli enzimi digestivi un’impresa meno ostica.
Proseguendo con l’elenco dei consigli per rendere più semplice la digestione di latte e latticini, ricordiamo l’importanza di orientarsi verso alternative delattosate – attenzione: è meglio se le si sceglie nel momento in cui è stata effettivamente diagnosticata un’intolleranza al lattosio. Altro suggerimento importantissimo: se si smette di bere il latte per un determinato lasso di tempo, per prevenire difficoltà di digestione è il caso di reintrodurlo in maniera graduale.
Alla base di tutto, però, deve esserci un microbiota intestinale sano. Cerca di prenderti cura di questo aspetto della tua salute tenendo sotto controllo lo stress e valuta, insieme con il tuo curante e con il nutrizionista, se può valere la pena iniziare a prendere degli integratori di probiotici, che possono comportare vantaggi preziosi sulla salute (secondo le ultime evidenze, pure sul benessere mentale).
I latticini infiammano?
Al di là degli aspetti relativi alle difficoltà di digestione, quando si parla dei motivi per cui evitare i latticini ogni giorno si chiama spesso in causa il loro effetto infiammatorio sull’intestino. Cosa dice la scienza in merito? Come sottolineato da diversi studi svolti negli ultimi anni, nel momento in cui ci si mantiene entro un consumo moderato, bassi sono anche i marker di infiammazione sistemica.
La situazione sarebbe, a quanto pare, molto diversa rispetto a come viene presentata in contesti non scientifici. Come evidenziato, per esempio, da una revisione sistematica di 27 studi, i cui dettagli sono apparsi sul Journal of the American College of Nutrition, i prodotti lattiero-caseari, al contrario di quello che spesso si dice, contribuirebbero a ridurre i livelli di infiammazione sistemica quando sono bassi.
Interessante è sottolineare come, sempre secondo autorevoli evidenze scientifiche, sarebbero in grado di ridurre i marker infiammatori nei soggetti obesi o in sovrappeso che hanno ricevuto la diagnosi di sindrome metabolica, una problematica di salute con un impatto potenzialmente molto pesante sulla qualità della vita a lungo termine (e con rischi forti per il benessere cardiovascolare).
Consigli a tavola
Sui prodotti lattiero-caseari, come abbiamo appena visto si dicono tante cose, non tutte vere. Per evitare problemi all’intestino, la cosa giusta è consumarli facendo attenzione alle regole della dieta mediterranea. Per quanto riguarda le fonti di uno dei nutrienti più famosi che li caratterizza, ossia il calcio, si può fare riferimento a diverse alternative vegetali.
Giusto per citarne alcune, ricordiamo i semi di sesamo che, per singolo etto, apportano 1 grammo di questo minerale prezioso per la salute delle ossa e dei denti. Ottime fonti di calcio sono anche i semi di Chia e le mandorle, queste ultime consigliate anche come spuntino salva linea. Provare per credere!