Allora, immagina di voler piantare un avocado a casa. Ti stai chiedendo come fare? Forse pensi che sia una missione impossibile, ma fidati, non è così difficile come sembra. Anzi, in realtà, è abbastanza divertente e quasi magico vedere una piantina nascere da un semplice seme. Ma partiamo dall’inizio, come se ti stessi dando una mano in un pomeriggio libero, mentre magari guardiamo un po’ di tv e ci rilassiamo.
Per prima cosa, devi procurarti un avocado, quello che mangi ogni tanto, magari per fare una bella guacamole, perché sì, l’avocado che mangi non è solo buono da mangiare, ma può anche diventare una pianta che cresce a casa tua. Quindi, prendi il seme, che è quella grande cosa marrone che trovi dentro il frutto, e preparati a fare un piccolo esperimento.
La prima cosa da fare è prendere il seme, metterlo in un bicchiere con dell’acqua e lasciare che un po’ della parte inferiore sia immersa nel liquido. Sembra strano, vero? Ma fidati, è proprio così che inizia la magia. Poi, con quattro stuzzicadenti, fori il seme, facendo attenzione che siano messi in modo tale che il seme resti sospeso sopra l’acqua, senza toccarla direttamente.
Come far germogliare l’avocado in casa
Il seme dovrà stare lì, galleggiando, con la parte inferiore immersa e quella superiore fuori. Un po’ come se fosse in un piccolo “bagno”, ma non troppo profondo, giusto quel tanto da non farlo annegare. Ora, il trucco è pazientare. Dopo un po’, la radice inizierà a crescere, e anche qualche germoglio potrebbe spuntare.
Di solito, è questione di settimane, diciamo quattro o cinque, ma non devi far altro che cambiare l’acqua ogni tanto per evitare che diventi torbida. L’acqua va cambiata per mantenere tutto fresco e per non far morire il seme prima che abbia avuto il tempo di far nascere una bella radice. Nel frattempo, pensa a dove sistemare il tuo bicchiere: non deve essere troppo lontano dalla luce, ma nemmeno in pieno sole diretto.
L’avocado è una pianta che ama la luce, ma non è il tipo da prendere il sole come se fosse una palma sulla spiaggia. Dovrebbe bastare una zona un po’ più luminosa della stanza, ma niente di esagerato. La cosa importante è che non si deve bagnare troppo, quindi occhio a non esagerare con l’acqua. Mentre l’avocado cresce nel bicchiere, magari ti accorgerai che un giorno, all’improvviso, ha anche una piccola foglia che spunta in cima.
Il vaso perfetto per il tuo avocado
E lì, amico mio, è il momento in cui fai la prima foto da postare, perché, diciamocelo, chi non ama farsi un po’ di pubblicità quando fa crescere qualcosa che, fino a poco tempo fa, era solo un seme nel tuo frigo? È il momento della gloria! Ma bando alle ciance, quando finalmente vedrai la piantina crescere, sarà il momento di trasferirla in un vaso.
E qui arriva il passaggio un po’ più delicato: trasferire il seme nel suo nuovo habitat. Quindi prendi un vaso che sia abbastanza grande, diciamo almeno 30 cm di diametro, e riempilo con un buon terriccio. Non serve niente di troppo complicato, un terriccio universale andrà benissimo, ma se riesci a trovare qualcosa che sia morbido e con un pH neutro, meglio ancora.
Mi raccomando, sul fondo del vaso metti uno strato di argilla espansa. No, non è un’opzione decorativa, è fondamentale per fare in modo che l’acqua non ristagni e non crei problemi alla pianta, che altrimenti potrebbe marcire. Quindi, una volta che hai messo tutto a posto, prendi il tuo seme (con le radici che sono ormai belle lunghe) e mettilo delicatamente nel vaso. Non devi fare pressione, eh.
Come dare al tuo avocado l’ambiente ideale
Niente di troppo forte, altrimenti rischi di rovinare tutto. La parte più complicata, secondo me, è quella dell’irrigazione. Non che sia difficile, ma c’è sempre il rischio di annaffiare troppo o troppo poco. Ti dirò, l’avocado è una di quelle piante che non ama l’acqua in eccesso, quindi devi fare attenzione a non farlo annegare. L’acqua, insomma, va data, ma senza esagerare. E poi, ricordati che la temperatura è fondamentale.
Non deve mai scendere sotto i 10°C, quindi in inverno meglio tenerla dentro casa, magari su un bel davanzale soleggiato. In estate, invece, puoi spostarla fuori, sul balcone o in giardino, dove prenderà un po’ di sole, ma senza esagerare, come già ti dicevo prima. Parliamo un attimo di potatura.
Sì, perché non basta far crescere la pianta, bisogna anche mantenerla in forma, un po’ come quando cerchi di non far sembrare la tua pianta un cespuglio fuori controllo. Appena raggiunge i 30 cm di altezza, puoi iniziare a potarla. Non è nulla di difficile, basta tagliare un po’ le foglie per permettere alla pianta di ramificare bene.
Come far crescere una pianta forte e sana
Così, alla fine, avrai una pianta di avocado bella e folta, pronta a darti, chissà, anche un frutto. E poi c’è la concimazione, che si fa quando arriva la bella stagione. Ogni 15-20 giorni, aggiungi un po’ di concime ricco di azoto e zinco, che aiuterà la pianta a crescere più sana e forte. Durante l’inverno, invece, basta che la lasci stare un po’, senza darle nulla.
Ma ricorda, l’importante è essere costante e paziente, senza aspettarti miracoli in una settimana. La pianta ha i suoi tempi e, se segui questi piccoli accorgimenti, alla fine ti ritroverai con una pianta di avocado che, forse, ti darà anche dei frutti. Non è detto, ma mai dire mai. Ti assicuro che quando vedrai l’avocado crescere, ti sentirai un po’ come un esperto giardiniere, uno che ha fatto crescere qualcosa di concreto. Un bel risultato, no?