I soldi contanti, ovvero il denaro fisico, sono stati per secoli il mezzo principale di scambio nelle compravendite di oggetti e servizi di vario tipo. La loro introduzione ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle transazioni finanziare in quanto, fino a quel momento, era stato il baratto a rappresentare
la forma di scambio più utilizzata. Un particolare mezzo di scambio che non possiamo non citare e, anch’esso risalente all’antichità, è il sale. Ebbene sì, la moneta di alcune popolazioni antiche era proprio il sale, prezioso per la conservazione dei cibi e quindi di gran valore. Come si vede, la storia finanziaria
è lunga e risale a secoli e secoli fa e tutt’oggi è in continuo cambiamento. Infatti, regolarmente, le banche che hanno il compito di emettere banconote e monete possono stabilire se sia il momento di ritirarne alcune serie o alcuni tagli per, ad esempio, apportare modifiche e miglioramenti in ambito di sicurezza.
Banconote: di cosa si tratta nel dettaglio?
Tra i sistemi di pagamenti effettuabili al giorno d’oggi, troviamo l’impiego delle banconote. Queste, a differenza delle transazioni digitali, prevedono l’utilizzo di pezzi fisici, solitamente cartacei, di “biglietti” stampati, presenti in circolazione in vari tagli (ovvero di diversi valori) da impiegare nei negozi per l’acquisto di beni o servizi di varia natura.
Le banconote, come le monete, presentano un valore legale e sono emesse dalle banche centrali di riferimento. Hanno, come detto, un proprio taglio e un codice numerico identificativo. Solitamente le banconote sono prodotte in formato cartaceo di varia dimensione ma la forma rimane nella totalità dei casi rettangolare. Esse, per questioni
di sicurezza, presentano filigrane, ologrammi, fili di sicurezza e, per la loro produzione, vengono di solito impiegato inchiostri dalle caratteristiche speciali che possono essere visti solo in determinate condizioni di illuminazione. Per quanto riguarda la colorazione, questa di solito varia in base al taglio e al tipo di banconota. Anche le raffigurazioni cambiano in base al taglio.
Euro: la cosiddetta “moneta unica”
A partire dall’anno 2002, in Italia e in molti altri paesi appartenenti all’Unione Europa, è stato introdotto l’Euro, chiamato, per questo motivo, “moneta unica coomunitaria”. Esso, in particolare, è andato a sostituire progressivamente e in maniera definitiva le vecchie banconote e monete dei vari stati. Alcuni esempi? Quello a noi
più vicino è l’esempio della Lira italiana che ha rappresentato la valuta ufficiale dello stivale dal 1861 fino, appunto, al 2002. Altri esempi sono rappresentati dal marco tedesco e dal franco francese. L’Euro è tutt’ora in circolazione e la sua introduzione è stata fondamentale per facilitare gli scambi tra paesi europei.
I tagli di banconote di Euro che sono stati prodotti negli anni sono i seguenti: 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 €. Ognuna caratterizzata da differente grandezza, colorazione e raffigurazioni. Aspetti comuni, al contrario, sono rappresentati dal materiale di produzione (cartaceo), dalla presenza di filigrane e altri mezzi di sicurezza, e dalla forma (rettangolare).
Scopri le banconote che non si potranno più utilizzare!
Come già accennato nei paragrafi precedenti, le banche centrali che gestiscono l’emissione e il ritiro delle banconote, possono valutare necessario togliere dalla circolazione alcune serie o interi tagli, in base alla specifica situazione. L’obiettivo di tale operazione può essere vario e può riguardare un miglioramento della sicurezza oppure un ritiro
permanente, con cessazione della produzione e successiva sostituzione con banconote differenti. Tra le banconote appartenenti all’Euro che non potranno essere utilizzate, troviamo quelle da 500 €. Questo taglio di banconota, in realtà, è sotto il mirino della Banca Centrale Europea (BCE) già da diversi anni: dal 2016 ne è stata
stabilita la cessazione della produzione per limitarne l’uso in azioni illegali e nel riciclo di denaro sporco, mentre a partire dal 2019 è cessata l’emissione. Se sei in possesso di tali banconote, non preoccuparti! Gli esemplari tutt’ora in circolazione mantengono il loro valore e possono essere scambiate recandosi nelle apposite filiali.
Un breve riassunto
In conclusione, le banconote rappresentano un mezzo di pagamento di beni o servizi presso negozi fisici. Si distinguono dalle transazioni digitali o online, attraverso le quali lo scambio di denaro non prevede l’impiego di formati cartacei o metallici. Le banconote possono avere differenti caratteristiche di colorazione, dimensione e raffigurazioni ma, in genere,
presentano forma rettangolare e sistemi di sicurezza come numeri di serie, filigrane, ologrammi e così via. L’euro è la moneta unica comunitaria dell’Unione Europea ed è stata adottata anche dall’Italia, a partire dal 2002. L’emissione delle banconote da 500 € è cessata a partire dal 2019 ed è possibile scambiare quelle in circolazione recandosi in filiali apposite.