Banconote dell’euro che perderanno valore: ecco la lista aggiornata

Tutte le banconote dell’euro saranno sottoposte ad un profondo rinnovamento, una forma di vero e proprio restyling che conferirà nuovi temi ed elementi completamente cambiati rispetto al passato, condizione che sarà molto evidente nei prossimi mesi. Naturalmente essendo l’euro una valuta attiva ed impiegata da numerose nazioni, i vecchi esemplari spariranno gradualmente.

Il timore di molti esperti, appassionati e collezionisti è quello di una consensuale perdita di valore economico ma anche potenzialmente collezionistico di tutti questi esemplari, condizione che effettivamente può essere palesata in futuro. In particolare alcuni esemplari saranno probabilmente sostituiti con una rapidità superiore rispetto ad altre, in quanto più utilizzate.

Questo è naturalmente dovuto ad una nuova necessità di fare ricorso ad esemplari di diversa fattura, condizione che nella comunque giovane storia della valuta unica comunitaria è stata già molto palese. Ma quali saranno, concretamente, dati alla mano, le banconote che perderanno maggiormente valore? Proviamo a scoprirlo analizzando anche il perchè vi è questa necessità.

La necessità di nuove banconote

Cambiare banconote è un atto naturale, che ogni nazione moderna, senza esclusione, deve fronteggiare il deperimento degli esemplari in circolazione. Quelli europei sono costituiti con fibre piuttosto resistenti basate sul cotone, con l’aggiunta di altri tessuti ed elementi sintetici, al fine di ottenere una scarsa deperibilità ed una protezione in crescita contro la contraffazione.

Questa manifesta una delle necessità che comporta poi il cambio di banconote, in quella che è una continua forma di lotta tra lo stato, o in questo caso gli stati europei e chi invece ha l’intenzionalità dichiarata di produrre banconote false. Per questo quelle future saranno almeno in prospettiva, più complicate da replicare in modo illegale, da parte dei contraffattori.

Una nuova serie di banconote fornisce anche una buona possibilità per testare nuovi materiali, oltre che dare una nuova “spinta” estetica sullo stile impiegato, condizione di estrema importanza che non è solo di forma estetica e simbolica ma che aumenta anche la riconoscibilità. Alcuni elementi invece saranno mantenuti come le dimensioni dei vari tagli.

Perdita di valore?

Dal punto di vista del valore facciale quindi quello nominale, non ci sono differenze in merito: l’attuale serie che è maggiormente diffusa è stata realizzata dalle nazioni continentali a partire dal 2013, ed ha progressivamente sostituito la prima serie attiva dal decennio precedente. Tra le due serie le differenze sono state apparentemente poco rilevanti ma anche in questo caso è stato possibile aumentare le protezioni.

Non sono previste però perdite di valore e quindi una minore efficacia per il denaro “vecchio” che se sufficientemente integro, continuerà ad avere lo stesso valore. Quindi ogni banconota manterrà lo stesso impatto e la medesima utilità anche se appartenente alla prima serie, quella del 2002. Non esiste una sorta di “scadenza” legata al valore effettivo del denaro.

Dal punto di vista collezionistico però alcune banconote, generalmente quelle piuttosto consistenti come valore facciale come le 100 e le 200 euro, potrebbero entrare nel mirino dei collezionisti e con la nuova serie, in prospettiva pronta a partire dal 2026, diversi pezzi magari riconoscibili in quanto più rari, potrebbero essere effettivamente ricercati.

Le banconote dell’euro più ricercate

Anche se è una valuta come detto, giovane (è fisicamente in circolazione da poco più di 20 anni) l’euro ha già diversi estimatori nell’ambito del collezionismo, generalmente vengono valutati dettagli che sfuggono ai più come la composizione del codice seriale, ovvero i numeri che identificano singolarmente ogni banconota, rendendola di fatto unica.

Gli esemplari più interessanti sono quelli che presentano delle “combinazioni” particolari, ad esempio numeri in fila, in ordine crescente o decrescente o con due parti “specchiate” quindi ad esempio 3456765432 oppure ancora le banconote che presentano una particolare configurazione, composta da poche tipologie di numeri, condizione che può valere fino a 10 o 20 volte il valore facciale dell’esemplare.

Ovviamente resta importante valutare il dettaglio delle condizioni di conservazione che possono far diventare una banconota comunissima, una dal grande valore in ogni caso. Per questo motivo anche l’euro può diventare estremamente interessante in contesti come quelli numismatici (il termine numismatica identifica la branca di studi che si occupa proprio del denaro).

I dettagli della nuova serie

Diversi indizi sono stati già evidenziati in merito alla nuova serie di banconote: queste infatti saranno disponibili non prima del prossimo anno, anche se è radicale il cambio di temi, che riguarderanno l’aspetto naturalistico, quindi la fauna europea, oltre ai fiumi che simboleggiano l’unione tra animale e natura, oltre ai volti di personalità incidenti.

Personaggi come Bertha Van Suttner, Ludwig Beethoven, Leonardo Da Vinci, Marie Curie, Maria Callas e Miguel De Cervantes saranno infatti protagonisti dei nuovi tagli di banconote, accompagnati anche da elementi che compongono il loro contesto, come la cultura, la letteratura, la scienza e l’arte, in modo evidente su entrambi i lati dei nuovi pezzi.

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